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Channel: Chiara Maci
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9 mesi e le tue prime paroline.

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Le parole sono tre: mamma, tata e pappa (la prima volta che mi ha guardato dicendo pa-pa ho avuto un sussulto, ma ora è ben chiaro che, dicendolo solo davanti a cose da mangiare, intenda dire PAPPA).
Per avere appena compiuto 9 mesi, stiamo facendo progressi.
Quello che continua a dire meno, ahimè, è mamma, ma pare che sia normale.
Ovviamente mi sono confrontata con altre mamme e con mia sorella...
In realtà fa dei veri e propri discorsi incomprensibili ed è bellissimo vederla parlare e dare un tono al monologo...come se stesse dicendo cose davvero importanti.
Il mio lavoro nei prossimi mesi sarà quello di capirti, amore mio.

Finalmente lei inizia a capire me e quindi i miei NO, la mia voce alta se fa qualcosa di sbagliato o i divieti di mettere in bocca qualunque cosa le capiti davanti.
Ma il vero progresso è vederla con gli altri bambini. Lei è pazza degli altri bimbi. Ride anche se li vede stampati su un giornale. E poche sere fa, a casa di Laurel, la mia amichetta texana blogger come me, con sua figlia Juanita era amore a prima vista.
Vorrebbe comunicare e in fondo lo fa a modo suo..

Dottoressa, come posso fare in modo che la nutrizione le dia quanto le serve per il suo sviluppo cognitivo?

FINTO PESCE

- 3 patate bollite e schiacciate
- 1 omogeneizzato di vitello
- 1 cucchiaio di salsa al pomodoro (aver cura di spellare il pomodoro prima di passarlo al passaverdura)
- Prezzemolo fresco finemente tritato

Amalgamare insieme le patate schiacciate unite la salsa di pomodoro (molto ristretta ), il prezzemolo e l’omogenizzato. In un piattino comporre con l’impasto un pesciolino. Vedrete come si divertiranno a comporre con il cucchiaio la vostra creazione!


Care mamme,
l’età di Bianca corrisponde ad un periodo meraviglioso in cui ogni esperienza determina nei bambini un meccanismo di apprendimento, mediata dall’integrazione di osservazione, tatto, udito, movimento………
Lo sviluppo psicomotorio procede rapidamente a livello della motilità grossolana ( movimento di tronco e arti) e fine ( motilità delle mani). L’esplorazione dello spazio e del modo che li circonda avviene attraverso il gattonamento e la motilità fine che diventando sempre più raffinata consente di afferrare gli oggetti e portarli alla bocca per meglio conoscerli.
A questo si aggiunge la lallazione primo importantissimo gradino dello sviluppo del linguaggio. Per tutti i bambini i primi suoni emessi sono caratterizzati dalle labiali e dalle vocali.
La nutrizione contribuisce fin dal concepimento, durante la gravidanza e la prima infanzia fornendo i mattoni indispensabili per crescita e sviluppo. I primi 2 anni di vita devono essere considerati un fondamentale periodo di sviluppo in cui il sistema nervoso centrale (cervello) subisce trasformazioni e modificazioni e non solo crescita. In questa fase della vita in particolare un importante contributo allo sviluppo psicomotorio viene dato dal ferro. Questo microelemento più di ogni altro viene indicato come indispensabile per un corretto sviluppo psicomotorio. E’ stata stabilita una relazione di causa effetto tra assunzione di ferro e sviluppo cognitivo di bambini e adolescenti: il ferro contribuisce al normale sviluppo cognitivo dei bambini.
Specie dopo i 6 mesi i bambini sono esposti al rischio di deficit di assunzione di ferro con la dieta, quindi particolare attenzione va posta alla scelta degli alimenti. Vanno quindi alternati nella pappa quegli alimenti che maggiormente contengono ferro ad alta biodisponibilità: carne, pesce, uova, legumi, e , dopo l’anno, frutta secca in guscio, vegetali a foglia (broccoli, spinaci, etc. ), specie se associati a Vitamina C (agrumi, i kiwi, peperoni, pomodori, ortaggi a foglia verde). Da evitare, almeno fino al 12° mese, alimenti quali il latte vaccino che invece contengono poco ferro e possono aumentare il rischio di perdita di ferro attraverso il sanguinamento intestinale, se utilizzato come fonte lattea principale. Il giusto alimento per ogni età deve essere il filo conduttore nella scelta dell’alimentazione del lattante.

Silvia Scaglioni





Oggi cucina ... Carlotta!

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La mia crema al caffè in.. pirottini di cioccolato!


Ingredienti per tre pirottini mini plumcake in silicone:

- 80g di cioccolato fondente

Per la crema al caffè

- 125g di mascarpone
- 20g di zucchero
- mezza tazzina di caffè

Tagliate a pezzetti fini il cioccolato.
Dovete munirvi di due pentolini, uno appena più piccolo dell'altro, per sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
Preparate il pentolino più grande con dell'acqua tiepida, che arrivi circa metà.
In quello più piccolo mettete il cioccolato.
Mettete il pentolino più piccolo in quello con l'acqua, attenzione che quella non sia troppa l'acqua, non deve assolutamente entrare in contatto col cioccolato.
Accendete il fuoco e lasciate sciogliere lentamente il cioccolato.
Quando completamente sciolto, mescolate bene e munitevi di un pennellino da cucina, in silicone. Altrimenti anche senza penso vada benissimo, per esempio con un cucchiaino.
Pucciate il pennello nel cioccolato, stendetene uno strato sottilissimo nei pirottini in silicone*. Non troppo spesso, tanto faremo un altro strato dopo. Cercate però di coprire tutte le pighe del pirottino.
Riponete in frigo per almeno 20 minuti.
Tirateli fuori, date una mescolata al cioccolato e ripetete l'operazione. Coprite bene gli spazi che vedete un po' vuoti. Insomma create un bello strato uniforme.
Mettete in frigorifero per almeno ancora 15 minuti o comunque finchè li vedrete ben compatti.





Mettete in una ciotola in cui possiate usare il frullino elettrico, il mascarpone.
Montatelo con la frusta elettrica.
Aggiungete lo zucchero e ricominciate a montarlo.
Fate la vostra bella tazzina di caffè e ora sta a voi. A me con mezza tazzina piace già e raggiunge una consistenza perfetta, ma regolatevi anche con lo zucchero.
Aggiungete il caffè al composto e montate di nuovo subito in modo da amalgamare tutto.
Io ho messo la mia crema al caffè in una "pistola"- sac à poche, e l'ho riposta in frigorifero.
Assemblate tutto SOLO al momento di servire.. così la crema rimarrà bella soffice e non si rovinerà..

Togliete delicatamente il cioccolato dal silicone, ponete il pirottino su un piatto e via di sac à poche!Stupirete i vostri amici con semplicità!

ps: quel confettino rosso che vedete in foto è una fava di cacao.

Lasagnetta di radicchio e Salmone Norvegese con besciamella allo zafferano.

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( Fotografia di Andrea Maia )

Le mie ricette con il Salmone Norvegese e lo Stoccafisso Norvegese le trovate su Fior di Sapori !


Ingredienti:

600 g Salmone Norvegese fresco
500 ml latte
50 g burro
50 g farina 
1 radicchio
1 cipolla gialla
pasta sfoglia
zafferano
sale e pepe

Lavate e tagliate i radicchi. In una padella stufateli con la cipolla bianca e l’olio extravergine d'oliva fino a farli ridurre e cuocere.
Sbollentate le sfoglie di pasta in acqua bollente salata.
Preparate la besciamella: scaldate il latte in un pentolino e in un altro preparate un roux di farina e burro, mescolando.
Aggiungete il latte caldo e mescolate sul fuoco, unendo poi lo zafferano, il sale e il pepe.
Preriscaldate il forno a 200°C, disponete in teglia le sfoglie da lasagna, coprite con radicchio, besciamella e salmone fresco.
Procedete a strati fino a esaurire gli ingredienti.
Infornate per massimo 10 minuti.

Murano. Il mio week end ideale tra la laguna e un hotel da favola.

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Questa qui sopra è la mia faccia sconvolta e allo stesso tempo attenta nel lavorare il vetro.
Ebbene si, ho imparato come fare e ho creato il mio primo ciondolo di vetro.
E dove avrei potuto fare tutto questo, se non a Murano?

In realtà non è che arrivate a Murano e taac! Lezione dal maestro vetraio.
Il mio era un memorable moment speciale. All'interno del pacchetto con il Lagare Hotel (della Collezione MGallery ) avevo un momento unico, da vivere all'interno del mio week end.
E così, appena arrivata in camera sono corsa a farlo. E ho scoperto un mondo fantastico attorno al vetro e non solo.

Muranoè meravigliosa. E' la pace e il silenzio ovattato, a due passi dal movimento e dal caos della città.
E' vetro dappertutto ma sopratutto fornaci (come quella di Venini), maestri vetrai (come DavidePenso, nella foto), palloncini colorati, lampioni innamorati e risate in compagnia.
E' lo scenario ideale per un week end da dedicare a se stessi e non solo.
Tra passeggiate, ottimo cibo, giri in barca alla scoperta delle moeche e degli ingredienti locali, giretti in piazza San Marco tra innamorati e turisti che "selfano".

Siete curiosi di scoprire insieme cosa fare per un week end ideale?
E se volete andare proprio a Murano, cosa vi posso consigliare?
Allora guardate il mio video e subito sotto alle foto, un breve planning per voi :-)



Buon week end, gente.



















Week end ideale #1

1. Dove andare? Murano
2. Cosa fare? Andare a visitare una fornace e scoprire come nasce il vetro
3. Cosa mangiare? Moeche fritte e bussolà forte
4. L'esperienza indimenticabile? Una lezione privata con un maestro vetraio e la possibilità di creare un proprio gioiello
5. Cosa comprare? I palloncini di vetro colorati stupendiiiiii!

Dai che ce la fai, polpetta!

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Vedere mia figlia provare a gattonare, dopo due mesi che si tira su e ci prova, è allucinante.
Ormai ci rinuncio.
Mia madre ha subito sentenziato "tu e i tuoi fratelli non avete mai gattonato perchè pesavate troppo, quindi anche Bianca probabilmente ...."

Ecco. Bianca pesa 9kg e mezzo ma non credo sia il peso il problema.
Lei ci prova e io provo a metterla in posizione più volte durante la giornata in modo da farle rafforzare le braccia, ma niente.
La pediatra mi ha detto che gattonare fa bene anche alla muscolatura, ma sinceramente non saprei più cosa fare.
Ho messo il tappeto a terra, l'ho lasciata libera di provarci e riprovarci ma lei rotola e striscia!

E io la amo quando la vedo così polpettosa!

Dottoressa, ma, da mamma che non ha mai gattonato, è cosi importante farle provare e ostinarmi in questo modo?

Intanto, in vista di Natale e del suo primo anno di età, inizio con i cancelletti ovunque cosi evitiamo cadute in giro per casa...avendo scale dappertutto!

Lato pappa invece, pare apprezzare praticamente tutto, la piccola! L'altro giorno le stavo comprando la tempestina e ho visto la pasta per bambini a forma di mini dinosauri, ma sulla confezione diceva "dai 10 mesi". Cambia qualcosa se glieli faccio assaggiare ora? Considerando che sono in arrivo 4 dentoni superiori?

Oppure una pastina un po' più da grandi posso dargliela? Il ragù di pomodoro e ricotta non lo ama, ma quello di carne si. Buongustaia lei :-))

SPAGHETTINI AL RAGU'!

Brodo vegetale
1 omogeneizzato di ragù
Costa di sedano
Carota
Cipolla
Olio extravergine di oliva

Far appassire con un filo di olio e brodo vegetale mezza carota, mezza costa di sedano e mezza cipolla (o scalogno). Una volta ammorbiditi passarli al passaverdura e metterli da parte.
Nel mentre cuocere gli spaghettini nel brodo.
Scaldare a bagnomaria un omogeneizzato di ragù.
Scolare la pasta, unirla alla crema di verdurine lessate e al ragù e olio extravergine di oliva.

Secondo voi è piaciuta a Bianca? ;)


Care mamme,
il gattonamento rappresenta una tappa importante che, però, alcuni bambini saltano passando direttamente alla stazione eretta.
I genitori non dovrebbero forzare un bambino a gattonare ma possono facilitare questa tappa, creando un ambiente favorevole cioè lasciando il bambino quando è sveglio, a terra in posizione prona, circondato da giochi colorati che lo stimolino ad avvicinarsi ed afferrarli. E’ bene ricordare che in questa fase il bambino si aggrappa ad ogni appiglio e tocca tutti gli oggetti alla sua portata. Quindi una regola importante è quella di cucinare utilizzando i fuochi vicini al muro, invece di quelli anteriori raggiungibili dal bambino, evitare di esporre oggetti pesanti su ripiani alla portata dei bambini, tovaglie che possano essere tirate con conseguente caduta di ciò che è sui tavoli oltre a riporre bottiglie, detersivi e prodotti per la pulizia in armadietti pensili.
Per quanto riguarda l’alimentazione ricordo a tutte le mamme che anche le scelte alimentari giuste nei primi 1000 giorni contribuiscono alla salute futura. La bimba di Chiara non è una piccola adulta e non è ancora opportuno che condivida l'alimentazione adulta......i prodotti per bambini aiutano a dare le giuste consistenze a seconda della fase di crescita e sono all'insegna della massima sicurezza e del massimo assorbimento. E’ importante infatti che gli alimenti si adattino per consistenze e formulazioni al sistema digestivo del bambino che è ancora in fase di sviluppo. Oltre alla scelta della pasta di dimensione adeguata ( la presenza di denti incisivi non garantisce la possibilità di masticare, fino a 2 anni la masticazione non è efficace) è importante ricordare di utilizzare per la cottura acqua senza aggiunta di sale o ancor meglio brodo di verdura.

Silvia Scaglioni




Oggi cucina ... Francesca!

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Pisarei e fasò: tradizione in tavola

"Piacenza ha una ricchissima tradizione culinaria alle spalle. C'è la cucina contadina, più diffusa e pervasiva, e quella nobile, ricercata, opulenta e originale. La mia città è una terra di confine dal carattere schivo, un crogiolo di impronte, abitudini e pensieri. E' la prima città lombarda in Emilia e mantiene un forte legame con la Liguria. La cucina rispecchia abbondantemente questa peculiarità e dalla montagna alla pianura si ritrovano costantemente gli influssi provenienti dalle regioni limitrofe."




I Pisarei e Fasò (gnocchetti con fagioli) sono forse il simbolo della cultura gastronomica piacentina. Rappresentano quella cucina popolare (oggi più diffusa che mai) strettamente legata ai lavori e ai prodotti dei campi, fatta di piatti semplici per appetiti gagliardi, composta per lo più da ingredienti di provenienza agricola, poco lavorati che vanno a imbandire una tavola si povera, ma dai gusti solidi e precisi. Minima spesa, massima resa per un piatto che anticipa di gran lunga la cucina macrobiotica. L'abbinamento cereali - legumi infatti garantisce l'apporto proteico necessario rendendo i Pisarei e Fasò un piatto unico a tutti gli effetti, una pietanza equilibrata secondo il modello alimentare mediterraneo. Un vero e proprio sostitutivo della carne, troppo cara per le possibilità economiche dei contadini di una volta.
Ogni famiglia ha la sua ricetta, piccoli accorgimenti che fanno variare leggermente la proporzione tra farina e pan grattato e ingredienti segreti che esaltano il sugo di accompagnamento. Io vi propongo la versione di casa mia, quella che mi ha insegnato mia mamma, e che, a mia volta tramanderò a chi vorrà ascoltarmi!

Ingredienti
2 terzi di farina
1 terzo di pane grattugiato
Acqua
Fagioli
Passata di pomodoro
Concentrato di pomodoro
Basilico o prezzemolo tritato
Sale
Olio evo
Parmigiano Reggiano

Con la farina formare una fontana con un buco nel centro nel quale mettere il pane grattuggiato scottato con acqua bollente. Impastare il tutto fino ad ottenere una palla. Formare tante "biscioline" con l'impasto e poi tagliare i gnocchetti. I Pisarei vanno formati con le dita: si utilizza il pollice per premerli leggermente contro il tagliere in modo che si arrotolino un pochino su loro stessi e formino un incavo, perfetto per ospitare il sugo al pomodoro!

Per il sugo
Sobbollire passata e concentrato di pomodoro, aggiustare con sale e olio. Verso la fine aggiungere i fagioli lessati.
Servire con basilico o prezzemolo tritato e una abbondante manciata di Parmigiano Reggiano e un filo di oidio evo a crudo (che non guasta mai!).




Polenta gialla al sughetto di Baccalà.

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( Fotografia di Andrea Maia )


Le mie ricette con il Salmone Norvegese e lo Stoccafisso Norvegese le trovate su Fior di Sapori !




Ingredienti:

800 g Baccalà di Norvegia già ammollato
400 g farina per polenta
200 g pomodorini
sedano
carote
cipolla gialla
prezzemolo
peperoncino
olio extra vergine d'oliva
sale

Tritate insieme sedano, una carota e una cipolla.
In una casseruola fate soffriggere il trito di verdure con olio evo e poi unite il baccalà sfogliato.
Dopo circa 5 minuti aggiungete i pomodorini tagliati a metà, il sale e fate cuocere per 20 minuti. Per ultimo il prezzemolo.
A parte fate bollire l’acqua, salatela e cuocete la polenta.
Servite infine la polenta con a fianco il sughetto di baccalà.

Con il baccalà a pezzettini e la passata di pomodoro si può fare un vero e proprio ragù a cottura lenta.

Tigelle!


E dopo 10 giorni, finalmente torno da te.

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Sono tornata ieri dall'Australia e per 10 giorni non ho fatto altro che contare i giorni che mancavano al ritorno.

Si, mi godo il viaggio e le nuove esperienze, lo faccio al massimo, ma con un pezzo di cuore sempre qui. Qui a Milano. Qui in questa casetta che ci sta vedendo crescere insieme e ci sta facendo diventare una famiglia.
Di quelle con plaid di lana sul divano. Di quelle con il termosifone caldo e i giochi sparsi per casa. Di quelle con il disordine che fa tanto gioia e con quel profumo di biscotti che fa tanto casa.
Come sei grande, piccola gigante.
Ancora uno-due mesi e inizi a camminare. E non immagino il delirio!

E' una furbetta... dovreste vedere le facce che fa e i versi che riesce a fare! Ruffiana con gli zii e innamorata totalmente di suo nonno che guai a toccarglielo!

E ora, con i denti e i primi capricci ... auguri!
Ma dorme tanto, grazie al cielo! Si addormenta alle 21.30 e si sveglia alle 7.30..diciamo che mi lascia godere di una notte intera tutta per me!
E per la pappa, nessun problema! E' proprio mia figlia!
Mangia tutto, adora la carne e la verdura ed è una vera soddisfazione vederla mangiare.
Continua con il latte due volte al giorno, una merenda a metà mattina e due pasti.
Ho eliminato la merenda pomeridiana perchè la vedo "in carne", ma secondo lei dottoressa, se non me la chiede, devo fargliela fare comunque?
E per il latte? Quando inizio con il latte di mucca?
Posso magari darglielo già ora e diluirlo?

Eccovi un’altra ricettina, particolarmente gustosa se preparata con l’aggiunta di un po’ di formaggio grattugiato. Dottoressa, posso aggiungerne un po’ al piatto preparato per Bianca?

RISOTTO ALLA ZUCCA CON CUORE CREMOSO
2 cucchiai di riso
Brodo vegetale
Zucca
Parmigiano
Omogeneizzato di formaggino cremoso

Cuocere la zucca a fettine con un filo d’olio e il rosmarino, in forno a 180° per 30 minuti o comunque finché non sarà morbida.
Nel mentre cuocere il riso aggiungendo il brodo pian piano (come si fa per il risotto normale ma ovviamente senza tostarlo ed evitando soffritti!!!!)
Quando la zucca sarà cotta passarla e renderla una crema. Aggiungerla quindi al riso e terminare la cottura. Mantecare con un cucchiaio di parmigiano.
Scaldare un omogeneizzato di formaggino cremoso a bagno maria.
Impiattare il risottino arancione mantecato al parmigiano e disporre al centro il cuore cremoso di formaggino!
Lasciate che sia il vostro piccolo, o la vostra piccola, a sciogliere con il cucchiaino il cuore cremoso !


Care mamme,
se anche voi come Chiara vi chiedete se la merenda sia un pasto necessario, considerate che, se si suddivide l’apporto di energia in più pasti si ottiene un effetto favorevole. E’ dimostrato che fare uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio consente di arrivare meno affamati ai pasti principali (pranzo e cena) e quindi di ottenere un apporto di calorie adeguato alle necessità della crescita.
Per aumentare la sazietà, compatibilmente con la capacità di masticazione dei bambini, è bene abituare il bambino a dosi crescenti di fibra alimentare: legumi, frutta e verdura. Nei primi 2 anni di vita l’alimento difficilmente può essere assunto senza essere trasformato: grattugiato ed omogeneizzato, ma dopo i due anni sarà opportuno offrire ai bambini alimenti ricchi di fibra (cereali integrali, frutta, verdura, legumi).
Accanto ad una sana alimentazione tante occasioni di movimento e gioco ogni giorno a terra e, successivamente, una vita attiva consentono una crescita armonica di vostro figlio.
In particolare, per ridurre il rischio di sviluppo di obesità negli anni successivi, è bene nei primi 2 anni di vita evitare un eccessivo apporto di proteine.
Per questo motivo sarebbe bene evitare di aggiungere formaggio grattugiato se già presenti nella pappa carne, pesce o formaggi, sebbene uno “strappo alla regola” ogni tanto sia comunque concesso.
Un’altra importante strategia per fornire il giusto apporto di proteine è quella di rimandare l’introduzione del latte vaccino come principale fonte lattea dopo i 12 mesi o ancor meglio dopo i 2 anni. La diluizione del latte vaccino, diversamente da ciò che comunemente si pensa, non rappresenta un’alternativa in quanto il livello delle proteine del latte resta comunque troppo elevato mentre, con la diluizione in acqua, si ha una diminuzione dei micronutrienti, tra cui il ferro, la cui assunzione è fondamentale per il corretto sviluppo del bambino.

Silvia Scaglioni 









Oggi cucina ... Valentina!

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MOUSSE DI CIOCCOLATO FONDENTE CON PERA AROMATIZZATA AL RUM (per due porzioni )

Ingredienti: 
250 ml di panna vegetale 
1 foglio di gelatina
200 gr di cioccolato extra fondente
1 noce di burro
1 pera
Rum
Cacao amaro

Montate a neve 250 ml di panna vegetale. Immergete 1 foglio di gelatina in abbondante acqua fredda e lasciate ammorbidire per circa 10 minuti. 
Nel frattempo sciogliete a bagnomaria 200 gr di cioccolato extra fondente e una noce di burro e quando sarà completamente sciolto, versate la gelatina ben strizzata. Amalgamate fin quando la gelatina non sarà completamente sciolta e poi riponete in due bicchieri da vino rosso (o altro a piacimento) e riponete in frigorifero per almeno 4 ore.
Poco prima di servire, tagliate una pera a fettine sottile e spolverizzate con un pò di rum e cacao amaro.
A questo punto non vi resta che gustarvi il gusto profondo del cioccolato!

Farfalle con pesto di spinaci e Salmone Norvegese fresco.

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( Fotografia di Andrea Maia )


Le mie ricette con il Salmone Norvegese e lo Stoccafisso Norvegese le trovate su Fior di Sapori !


Ingredienti:

600 g Salmone Norvegese fresco
400 g pasta corta
500 g spinaci
30 g pinoli tostati
30 g formaggio grana
1 cipolla gialla
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe

Lessate gli spinaci in acqua salata
Scolateli e inseriteli nel bicchiere del mixer a immersione
Unite i pinoli, il pecorino e l olio evo e frullate ottenendo una crema
In una padella soffriggete la cipolla bianca con olio extravergine d'oliva fino a renderla trasparente
Unite il salmone e scottatelo appena per qualche minuto
Scolate le farfalle e saltatele in padella aggiungendo il pesto di spinaci

Questa ricetta è perfetta anche con un pesto di basilico e formaggio fresco.

Australia. Il Northern Territory, tra wallabe, tramonti in spiaggia e silenzi da ricordare.

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"Siamo in auto da circa 3 ore e tra poco arriveremo al Kakadu.
La strada e' lunga. Le distanze qui in Australia sono infinite. Solo il Northern Territory e' 3 volte e mezzo l'Italia e ha circa 300mila abitanti. Come Bologna, praticamente.
Distese di alberi di mango, qualche wallabe (una delle tre specie di canguri che si trovano qui nel nord dell'Australia), uccelli meravigliosi e pochissima gente. 
Roberto e' la nostra guida italiana e ci racconta di quanti nostri connazionali passino di qui per lavori stagionali o al massimo di due anni. Perche gli stipendi sono alti e si riesce a "mettere via qualcosa", a differenza dell'Italia.



Ma il Northern Territory e' un territorio strano da raccontare. Se da un lato arrivano giovani a lavorare, dall'altro e' alto il numero di turisti che passano di qui per vedere Uluru, Alice Springs, Darwin o il parco di Kakadu.

Puoi trovarti per ore lungo una strada e non incontrare nessuno e puoi uscire a cena nel centro di Darwin, mangiare in mezzo agli australiani e subito dopo vedere solo aborigeni. Perche qui nel Northern Territory e' cosi. Australiani bianchi e aborigeni convivono e quello che si prova a fare e' mantenere la cultura aborigena viva, anche attraverso il turismo e i migliaia di visitatori che arrivano ogni anno.
Alcuni dipingono e li trovi vendere le proprie tele originali, altri lavorano e sono perfettamente integrati, altri ancora, sopratutto le vecchie generazioni, vivono ancora allo "stato brado
"."

"Sono in camera a Uluru e sono le 22.28. Ho appena acceso la tv per prendere sonno (accidenti al fuso orario) e sul canale 2 c'è uno speciale sugli aborigeni. Sullo sfondo Uluru e Kata Tjuta e in primo piano un anziano aborigeno che racconta come si debba guardare a questa montagna con rispetto.
E' un luogo sacro qui, dice.
Si respira cultura e storia.
La storia dei proprietari di questa terra, gli Anangu."



Ho preso questi due stralci di parole scritte durante il mio viaggio, nel Northern Territory.
Ne ho scritte tante di cose, in quei giorni. Ho scritto delle mani dell'aborigena che ci insegnava la pittura attraverso i simboli, ho scritto del pub di Groove Hill, del silenzio che solo in quel luogo si percepisce e di quei suoni della natura ai quali non siamo più abituati, ho scritto di Darwin e di come potrebbe essere la giornata tipo di una mamma a Darwin, ho scritto di chilometri e chilometri senza incontrare nessuno, di un cammello strano che ha portato me e Alessandra (mia compagna di viaggio) in un luogo magico per una cena meravigliosa nel cuore del deserto, a lume di candela. Ho scritto di un tramonto a Mindil Beach e di un'alta davanti a Uluru, di carne di canguro, di coccodrillo, di creme di zucca con noci macadamia, di biscotti anzac e di tim-tam. 
E ho provato a fotografare attraverso un telefono questi momenti. E li ho condivisi con voi su Instragram e ho letto con sorpresa e piacere che siete stati qui in tantissimi e che probabilmente sono arrivata decisamente dopo ...

Ho scritto e fotografato, ma quello che rimane sono degli scatti che, da soli, fanno capire tutto. 
E quindi assieme a questi, voglio consigliarvi alcuni luoghi dove andare, cosa scoprire e mangiare, se avete voglia di prendere un aereo e andare alla scoperta di un territorio fantastico e alle volte assolutamente fuori dal tempo. 

Per prima cosa, Darwin. La città "capitale" del Northern Territory. 
Qui assolutamente da provare il ristorante Char (www.chardarwin.com.eu). Carne unica (wagyu compresa) da scegliere in base al taglio e alla cottura, ottimo barramundi (pesce buonissimo), prodotti locali, grande scelta di vini Australiani e location suggestiva.

Sul waterfront, invece, è pieno di ristorantini da provare. Se vi piace la cucina asiatica e vietnamita, molto frequente nel nord dell'Australia, provate il Chow (www.chowdarwin.com.eu) e ne rimarrete entusiasti. Dagli involtini vegetariani o di carne, alle zuppe di noodle, al buonissimo curry vietnamite o al pollo al lemongrass. Sul sito trovate anche il menu, sbizzarritevi. 

Da visitare, obbligatoriamente, il Groove Hill Pub. Non posso raccontarvelo, qui sotto troverete delle fotografie, ma dovete andare li e vederlo per capire cosa Stan e Mary sono riusciti a portare avanti negli anni. Non aspettatevi nulla e aspettatevi tutto. Sconosciuto a molti turisti, vi assicuro che qui il tempo si è fermato. E merita una visita.





Da scoprire il Royal Flying Doctor Visitor Centre ad Alice Springs. I "dottori volanti" nascono qui, per ovvie necessità nei luoghi remoti dell'Australia. Fu aperta la prima base da un gruppo di donne del South Australia in segno di omaggio alle donne pioniere dell'entroterra. Oggi questo servizio riesce a soccorrere e salvare migliaia di persone, tra cui tanti aborigeni e tante persone vittime di incidenti in zona senza ospedali. 


Da mangiare, OBBLIGATORIAMENTE, i biscotti Anzac, tipicamente australiani, a base di cocco e avena, e i Tim Tam, più commerciali e cioccolatosi ma un'istituzione qui in Australia. 
Da assaggiare il barramundi, il pesce locale che troverete ovunque, con il suo filetto bianco e carnoso, perfetto anche semplicemente alla griglia.








Da assaggiare i Lamington (ricetta qui sul mio blog), i biscotti alle noci macadamia, i muffin alla banana, la loro ginger beer e il lemon lime bitter.



Se potete, dormite al Cicada Lodge (www.cicadalodge.com.eu) a Katherine e visitate il paesino. 
L'albergo è molto bello e il ristorante, con il nuovo chef Dean Julian, ha appena vinto il premio come miglior ristorante di albergo, nel Northern Territory.
Il nostro menu prevedeva salmone con barbabietola, wakame, uva e nero di seppia, seguito da un filetto di manzo con purea al tartufo, asparagi, burro al gorgonzola e salsa al vino rosso. Per dessert una millefoglie di cioccolato con lamponi e pistacchio.
La colazione è speciale e merita un viaggio fin li. 








Due appuntamenti, solitamente inclusi nei tour, ma assolutissimamente da fare, sono: alba a Uluru e tramonto a Mindil Beach.










Uluru, chiamato anche Ayers Rock, è un incanto. Una montagna che nelle prime ore della giornata cambia colore e impressiona con il suo rosso che diventa ocra, marrone e violaceo. Luogo sacro per gli aborigeni e ancora di loro proprietà, è meta ovviamente ogni anno di migliaia di visitatori. Per quanto turistico, è qualcosa di magico che resta nel cuore. 
Esattamente come il tramonto a Mindili Beach, a Darwin. Dove i coccodrilli possono arrivare da un momento all'altro, ma la magia di una spiaggia vuota, con sacchi di sabbia, silenzio e colori incredibili sullo sfondo, resta unica.

Da mettere in programma il parco nazionale del Kakadu e quindi i siti di arte aboringa a Ubirr, Nourlangle e Namguluwur, le passeggiate attraverso i vari habitat del parco, con la visione di animali ovunque, tra uccelli bellissimi, wallabe e coccodrilli, la crociera Guluyambi sulla East Alligator River. 


















Divertente, se riuscite a prenotarla, è la lezione di pittura aborigena con i simboli locali e con una donna aborigena che li spiega. Poi, a voi i pennelli!




Potete benissimo evitare, invece, l'assaggio della tanto osannata Vegemite che, ad oggi, raggiunge il vertice delle cose più atroci mai assaggiate nella mia vita. Eppure qui ne vanno ghiotti.
Gente strana, 'sti australiani. Hanno la Nutella e mangiano questa cosa di prima mattina che sembra l'estratto di carne Liebig. 




Da fare e rifare, il giro sul cammello che porta alla cena nel deserto. Qui le parole non bastano. E allora scatti di un dromedario petomane si alternano a tavoli apparecchiati a lume di candela, nel cuore del deserto. In mezzo al nulla. Noi. E la magia di un silenzio Australiano da ricordare. 








































Un ultimo post che sa di attimi, lacrime di gioia e profumo di talco.

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Tra poco più di due mesi sarà un anno.

E questa rubrica, che mi ero ripromessa di scrivere per i primi mesi, andrà in pausa "vacanze" fino all' anno nuovo.
Perchè il tempo sarà sempre meno, perchè vederti crescere sarà sempre più impegnativo e perchè il tempo libero lo passeremo insieme, io e te.
Probabilmente andrai al nido e io ti verrò a prendere e ti porterò con me a cucinare. E poi la sera leggeremo insieme la favola e chissà quante volte ci addormenteremo insieme.

Il primo anno è quasi passato, amore della mia vita.
E con lui questi post che, rileggendoli, mi ricordano i nostri primi attimi insieme.
Il tempo vola. Aveva ragione mia mamma, quando me lo diceva.

Ti ho aspettata e voluta talmente tanto che oggi mi sembra assurdo sia già passato quasi un anno.
Voglio festeggiarlo cosi, con un ultimo post dell'anno. Con i momenti più vivi di questi 10 mesi insieme.

Il 23 gennaio, quando mia sorella ti ha visto per la prima volta ed è scoppiata a piangere. Il giorno in cui ti sei addormentata nel letto con me per la prima volta e mi hai afferrato il dito. La prima volta che mi hai guardato e mi hai sorriso. Il giorno del battesimo con i nonni e le persone più care. La prima pappa lanciata in aria. La faccia disgustata della prima medicina. Il giorno in cui, prendendo in mano il cucchiaino mi hai guardato e mi hai detto MA-MM-MMM-A. Il pomeriggio in cui sono tornata da Tahiti e ho pianto per ore quando ti ho rivisto. Il volo per l'Australia e la mancanza folle di te. Il ritorno e quell'abbraccio stretto, strettissimo.

La vita che ha preso un senso.


Care mamme,
Chiara ci racconta tutte le emozioni che hanno accompagnato i primi mesi di vita della sua bambina, mesi che, oggi sappiamo, sono fondamentali per il suo sviluppo futuro.
Circa 30 anni fa infatti si iniziò a capire che la concentrazione di ormoni, metaboliti e neurotrasmettitori durante periodi critici dello sviluppo erano determinanti nella programmazione del rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari in età adulta. Tale concetto ha ricevuto un enorme supporto scientifico e ampia attenzione. Sono state inoltre raccolte evidenze che dimostrano che la nutrizione delle prime epoche della vita può programmare il rischio di sviluppo di obesità.
I primi mille giorni di ogni bambino rappresentano l’opportunità di impostare le migliori condizioni per un percorso di crescita e di sviluppo del gusto.
Lo stato di salute di un individuo, in qualsiasi fase della vita, è determinato ed influenzato da una interazione di fattori genetici, individuali, comportamentali ed ambientali.
In particolare per fattori ambientali intendiamo le modalità con cui viene proposto il pasto, gli alimenti e le sostanze naturalmente presenti che, come contaminanti, possono interagire e alterare i sistemi fisiologici.
La possibilità di avere a disposizione alimenti nutrizionalmente idonei e sicuri è fondamentale per qualunque consumatore ma la qualità di un alimento diviene più critica quando si occupa della nutrizione infantile.
Un bambino presenta infatti caratteristiche peculiari: ha esigenze nutrizionali specifiche legate all’accrescimento, alla digeribilità di un alimento e richiede un controllo più stretto della qualità degli alimenti, in quanto presenta una maggiore suscettibilità agli eventi tossici.
Colgo allora qui l’occasione per approfondire e rispondere ad alcuni dei quesiti che mi sono stati posti da voi in questi mesi a proposito di dentini e consistenze ma anche di stipsi e alimentazione.
Dobbiamo ricordare che nei primi 3 anni in generale è bene preferire alimenti per l’infanzia adatti non solo come composizione ma anche come consistenza. A partire dai 7 mesi i cibi offerti saranno sotto forma di purea, poi gradatamente si aumenta la consistenza e si passa a cibi tritati.
Gli studi sulla nascita del gusto suggeriscono di stimolare fino dalle prime pappe il lattante con sapori ben definiti, seguendo le stagioni per frutta e verdura (che dovranno essere presenti ogni giorno a merenda, a pranzo e cena) ed evitando la monotonia.
La varietà consentirà anche di regolare le scariche. L’intestino anche dei bambini è sensibile alla presenza o meno di fibre negli alimenti. Cibi quali patate, carote e riso riducono la frequenza delle scariche, mentre verdure verdi, pere, prugne le rendono più frequenti.

#carobabbonatale

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Qualche giorno fa ho condiviso sui social un video di me in un negozio di giocattoli.
Ero a bordo di una Vespa per bambini e mi divertivo come se fossi tornata piccola, improvvisamente.
Succede così, quando diventi mamma.
E succede così, quando entri nel mondo dei giochi.

Ero da Toys Center a Milano per comprare i regali dei bimbi di Angela, Tommy e Matteo.
Quest'anno funziona cosi.
Io faccio Babbo Natale. Quindi:
- i pupi scrivono la letterina
- la zia/mamma/amica, cioè sempre Io, la ricevo
- inizia la ricerca dei regali (difficilissimaaaa)
- un gentile responsabile del negozio mi aiuta alla ricerca dei giochi adatti alle piccole pesti

E quindi, al lavoro fin da subito!
Primo giro fatto e primi regali acquistati! (non vi dico che cosa ho scoperto riguardo alla cucina...decine di giochi uno più bello dell'altro che toccheranno a Bianca, prima o poi!)

Ma domani vedrete nel dettaglio che magia si respira qui, tra giochi e voglia di ritornare bambini... curiosi?

Intanto se avete bisogno di consigli per i vostri piccoli, indicatemi l'età e il budget che volete spendere e i regali li cerco io per voi ;-))!


Pronti per il Natale?

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Ecco cosa vi avevo anticipato ieri! :-))
Mi metto alla ricerca dei regali di Natale, con la prima letterina per Babbo Natale dei miei nipoti entriamo nel mondo dei giocattoli! Pronti?




Firenze. I nostri due giorni toscani, insieme.

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Quante volte siete stati a Firenze?
Non so voi, ma io decine di volte.
Eppure, mai fatto quello che ho fatto in questo week end insieme a Lei.




Perchè alla fine è cosi, ditemi se sbaglio.
Quando viaggiamo in Italia alla fine facciamo sempre le stesse cose! Giretto per la città, negozi, ristorantino, ma mai nulla di nuovo! Io sono capace di andare da Zara a Napoli, quando ce l'ho attaccato a casa a Milano! Eh...le donne.

E comunque, questo week end insieme #ioete l'abbiamo fatto alle porte di Firenze, a 5km dal centro della città, in un albergo che necessita di poche spiegazioni e descrizioni:
Villa Olmi Firenze - MGallery Collection
http://www.mgallery.com/it/hotel-9025-villa-olmi-firenze-mgallery-collection/presentation.shtml
Basta guardarlo.



Ditemi cos'è.
Meraviglioso, direi io (l'ho giusto ripetuto qualche volta nel video...).

Sembravamo due principesse, io e Bianca. E questa volta ho anche fatto una lezione di cucina con lo chef di Villa Olmi. Ma non vi svelo nulla, guardate il video :-)











Mi dispiace che non possiate vedere la mia "salita e discesa" da cavallo, ma ve la risparmio volentieri. Una passeggiata a cavallo tra le vigne del Chianti è qualcosa di unico.
Provare per credere.



Vi lascio al video con qualche consiglio utile sul week end ideale.



Week end ideale #2

1. Dove andare? Firenze
2. Cosa fare? A pochi passi dal centro di Firenze, una passeggiata a cavallo tra le vigne del Chianti
3. Cosa mangiare? Pici toscani con funghi e ovviamente fiorentina!
4. L'esperienza indimenticabile? Una lezione di cucina con i sapori dell'orto, in un contesto unico e irripetibile. 
5. Cosa comprare? Un profumo personalizzato creato ad hoc, ideale anche per un regalo..

Oggi cucina ... Marco!

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Contrasti d'autunno!

" Oggi cucina Marco.. Il Maresciallo!
Un risotto pensato per l'arrivo della stagione autunnale, trionfo della stagionalità, pensato guardando il banco delle verdure, capacità cresciuta grazie alla mia indimenticabile "Mamy Coach" Chiara Maci! "

Ingredienti per due persone:

150 Gr. di Riso
1 Radicchio
7 Castagne
5 Fichi secchi bio
1 Caco "mela"
30 Gr. di Burro
10 Gr. di peperoncino rosso fresco
30 Gr. di scalogno
O3 Cl. di Vino Cotto di Malvasìa
Olio EVO q.b.

Far passìre il radicchio tagliato a tocchetti in olio EVO, scalogno e peperoncino rosso fresco.
Il tono amaro verrà stemperato dal prezioso vino cotto di Malvasìa, curando di lasciarlo leggermente croccante.
Sette Castagne, sbollentate in acqua e sale, di cui cinque utilizzate come legante, due mantenute intere per la decorazione del piatto!
Cinque Fichi secchi Bio, quattro a cubetti ed uno scaloppato da posizionare al top!
Tagliare il Caco Mela a metà, sbucciarlo, tagliare una a dadolata, l'altra in petali sottili!
Far tostare il riso e portare a cottura croccante con mestoli di acqua bollente salata!
Aggiungere gli ingredienti ed in fine una noce di burro per mantecare!
Impiattare con un coppa pasta circolare, facendo raffreddare per qualche minuto prima di rimuovere la forma!
Viene fuori un piatto ricco, trionfo di sapori e di contrasti, dove ogni assaggio piccante viene stemperato da un fresco petalo del frutto dolce e consistente!

Triangoli di Salmone Norvegese su crema di patate e julienne di verdure al wok.

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( Fotografia di Andrea Maia )


Le mie ricette con il Salmone Norvegese e lo Stoccafisso Norvegese le trovate su Fior di Sapori !


Ingredienti:

600 g Salmone Norvegese fresco
4 patate
2 carote
2 zucchine
1 porro
1 verza
1 bicchiere latte
1 cipolla gialla
funghi champignon
burro
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
sesamo nero

In una pentola fate lessare in acqua salata le patate pelate
In un wok fate soffriggere in olio extravergine d’oliva metà cipolla tagliata sottile, il porro e unite tutte le verdure tagliate a julienne
Aggiustate di sale e pepe e fate cuocere a fiamma alta
Quando pronte, schiacciate le patate e frullatele con un mixer a immersione, aggiungendo il latte e il burro
Tagliate il salmone a triangoli e scottatelo nel wok
Servite i traingoli di salmone su un letto di crema di patate, affiancato dalle verdure

Per una nota di colore maggiore potreste sostuire le patate bianche con quelle viola.

A Present For Christmas!

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Sono di nuovo nel mondo dei giocattoli per rispondere alla prima letterina di Chiara mamma della piccola Zoe.
Venite con me alla ricerca del regalo perfetto e adatto alla sua età? 
Se avete bisogno di consigli e spunti eccomi! Sono l'aiutante di Babbo Natale! :)





Gnocchi di ricotta di bufala e zucca. Alla buon ora vi pubblico la ricetta!

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Mea culpa. Li avevo pubblicati su Instagram in un giorno di down psicologico ma di grandi ricette create.
Questa per ultima. Dopo mille cose a base di zucca.
Rifateli, non ve ne pentirete.


Ingredienti:

250 gr di ricotta di bufala
250 gr di zucca cotta in forno
1 uovo
100 gr di parmigiano
250 gr di farina
Sale
funghetti champignon (o porcini)
1 spicchio di aglio
prezzemolo
guanciale o speck o pancetta

Preparazione:
In una ciotola mescolate assieme la ricotta, la zucca, l’uovo, il parmigiano, la farina e il sale.
Se vedete che il composto risulta troppo appiccicoso (dovuto alla qualità della zucca che utilizzate) aggiungete altra farina ma senza esagerare.
A questo punto con l’aiuto di un cucchiaino formate degli gnocchetti e versateli in acqua salata bollente. Quando gli gnocchi verranno a galla, saranno pronti per essere conditi.
In padella fate soffriggere lo spicchio di aglio, unite i funghi, il prezzemolo e fate cuocere qualche minuto. In un'altra padella rosolate il guanciale e quando croccante unitelo ai funghi.
Condite gli gnocchi all'interno del condimento. 
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